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Contratto affitto transitorio e cambio residenza

Pubblicato da pasqualed sopra 14 Settembre 2022
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Il contratto di affitto ad uso transitorio prevede che un immobile venga messo a disposizione di un altro soggetto che ha esigenze non turistiche per un periodo di tempo limitato: scopriamo cos’è, come si rinnova e come funziona il cambio di residenza

Chi può fare il contratto transitorio?

Il contratto di affitto transitorio prevede che il locatore metta a disposizione di un altro soggetto un immobile attraverso il pagamento di una somma di denaro che può essere concordata tra le due parti (canone libero).

 

Contratto di affitto transitorio: cos’è

Il contratto di affitto transitorio è una tipologia di contratto abitativo ideale da stipulare per tutti coloro che hanno esigenze non turistiche e temporanee. Con la stipula di questo contratto, il locatore mette a disposizione di un altro soggetto un immobile, attraverso il pagamento di una somma di denaro.

 

La legge stabilisce che il contratto transitorio deve essere redatto seguendo il modello messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Al suo interno devono essere presenti diversi elementi, tra cui:

 

le generalità delle due parti;

l’importo del canone;

la descrizione dell’immobile;

il versamento;

la durata dell’affitto;

la motivazione dell’affitto transitorio, con relativa documentazione;

una clausola nella quale il locatario dichiara di aver letto la documentazione relativa all’attestazione di prestazione energetica.

La legge vieta la sublocazione ad altri soggetti dell’immobile e il contratto di affitto transitorio può durare da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 18 mesi. Inoltre, è possibile fissare la propria residenza nell’immobile per cui si stipula il contratto di affitto transitorio, se lo stesso è dimora abituale e non un posto in cui stabilirsi per breve periodo.

 

Il rinnovo del contratto di affitto transitorio

 

 

Nel caso di un contratto di affitto transitorio non è prevista la disdetta, in quanto il contratto cessa automaticamente al termine del periodo prestabilito da locatore e affittuario. Una volta che il contratto scade, è possibile stipularne uno nuovo, ma solo se esistono ancora le necessità transitorie precedenti, che devono essere comprovate da un’apposita documentazione.

Prima della scadenza del contratto, è possibile comunicare attraverso raccomandata la volontà di rinnovare il contratto. Il locatore deve confermare le ragioni della transitorietà con una comunicazione all’affittuario, prima della scadenza del contratto e, se il conduttore continua ad abitare nell’immobile, al contratto viene applicata la disciplina ordinaria, con durata di 4 anni più altri 4 anni.

 

Nel caso in cui il locatore rinnovi il contratto per affitto transitorio e poi non renda disponibile l’immobile entro 6 mesi, rischia la condanna al risarcimento nei confronti del conduttore. Per rinnovare il contratto di affitto transitorio è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e compilare apposita documentazione entro 30 giorni dalla scadenza del contratto.

 

Come funziona il cambio residenza con un contratto di affitto transitorio?

Ciò che in molti si chiedono è se è possibile spostare la residenza in altro Comune in ragione della stipula di un contratto di affitto transitorio. La risposta è affermativa. Infatti, l’art. 43 del Codice Civile stabilisce, al secondo comma, che la residenza corrisponde al luogo in cui una persona ha la sua dimora abituale. Non è prevista o richiesta nessun’altra condizione aggiuntiva.

 

Questo significa che la residenza non dipende dalla durata del contratto di locazione e che il cambio di residenza in caso di contratto di affitto transitorio può essere richiesto se l’immobile è per il conduttore dimora abituale. La legge, inoltre, prevede che con un contratto di affitto transitorio la residenza del proprietario possa rimanere nell’immobile affittato.

 

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Come avere la residenza con un contratto transitorio?

La residenza coincide con la dimora abituale in cui un soggetto vive. Quindi, può essere fissata nell’immobile sottoposto a contratto di affitto transitorio.

 

 

Come si stipula un contratto di affitto transitorio?

Il contratto di affitto transitorio deve essere redatto in forma scritta, seguendo il formulario creato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e deve contenere: le generalità delle due parti, la descrizione catastale dell’immobile, il canone pattuito e le modalità di corresponsione, la motivazione dell’affitto transitorio, l’attestazione di prestazione energetica (APE), la clausola con il divieto di sublocazione e, infine, la ripartizione delle spese tra locatore e conduttore.

 

Quando si va in affitto bisogna cambiare residenza?

Quando si va in affitto bisogna cambiare residenza se l’immobile in cui si vive è una dimora abituale e non un posto in cui ci si stabilisce solo per un breve periodo di tempo.

 

Chi può fare il contratto transitorio?

Tutti i soggetti proprietari di un immobile ad uso abitativo possono stipulare un contratto di affitto transitorio per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni e non superiore a 18 mesi.

 

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